Gente
Sugli abitanti di Prelog
Come in pochi altri luoghi del Međimurje, nelle case di Otok, Oporovec, Hemuševec, Draškovec, Čukovec, Čehovec, Cirkovljan e soprattutto Prelog, vive uno spirito libero e fiero. Qui si vive e si valorizza tanto la cultura tradizionale quanto quella contemporanea, lo sport, l’alto livello dello sviluppo economico, la cura per le persone – in particolare per l’ospite – e un’invidiabile tutela dell’ambiente.


I grandi di Prelog
Numerose personalità importanti hanno lasciato il segno nella storia di Prelog e dei suoi dintorni. Il conte Lakert Subotica ha segnato il XIII secolo, mentre i conti Zrinski il XVI e il XVII secolo, tra i nomi più rilevanti della storia recente spiccano Stjepan Kečkeš, oceanografo di fama mondiale, capo del dipartimento di radiobiologia dell’Istituto Oceanografico di Monaco e direttore per molti anni dell’Istituto Oceanografico di Rovigno, il poeta Ivan Glavina, il teologo e lessicografo Venecije Glavina, il poeta e promotore del risveglio nazionale Štef Mlinarić, lo scrittore Franjo Flac Glad, il promotore culturale, riformista e parlamentare Dragutin Antolek Orešek, lo scrittore popolare e cantore Fanjo Šafarić, il riformista Karlo Pavčec, il vescovo e poeta patriottico Dominik Premuš, lo scrittore Ivan Kuhar, il promotore culturale Juraj Lajtman, il fondatore del teatro popolare, critico teatrale, teorico, librettista e drammaturgo Kalman Mesarić, lo scrittore, giornalista e pubblicista Vinko Lisjak, lo scrittore, politico e diplomatico Milivoj Slaviček, il caricaturista, animatore culturale, umorista, autore satirico e uno dei fondatori dell’Associazione Croata dei Caricaturisti Ivan Haramija Hans, il medico e illuminista Ivo Kečkeš ...

Leggende
Streghe, pesjaneki, uomini del Drava, mani nere, fate e ragazze, pozoj draghi e spiriti d’acqua – sono queste le creature delle leggende, dei miti e delle fiabe del Međimurje. La più importante di tutte è la figura del Pesjanek, un mostro mitico che dorme nascosto nei rami del fiume Drava, coperto di canneti, alghe e fango. Basta uno sguardo per pietrificare chi lo vede dalla paura, mentre il suo urlo gela il sangue nelle vene. La leggenda del Pesjanek è ispirata al paesaggio mistico del Drava e veniva raccontata ai bambini fin dai tempi antichi come un modo per metterli in guardia dai pericoli lungo il fiume e sui sentieri rurali nelle ore tarde della notte.
